Il primo Piovono Polpette aveva alla base un’idea originalissima, sviluppata anche in modo imprevedibile e critico verso problemi della nostra epoca; come si fa a creare un sequel che sia all’altezza di tutto questo? In buona parte, con questo secondo capitolo, ci si riesce: il design dei personaggi e il loro modo tutto particolare di gesticolare vengono ripresi dal primo film, e anzi deliziosamente accentuati nella loro caratterizzazione; le meraviglie del comparto tecnico si palesano soprattutto grazie al fantasioso mondo dei cibi-animali, capaci di meravigliare grandi e piccini. Anche l’umorismo della sceneggiatura non sbaglia quasi mai (anche se certi passaggi sono pensati esclusivamente per la risata dei bambini) e gli spettatori attenti noteranno con un sorriso i riferimenti a film come Jurassic Park.
Certo, l’originalità che colpiva nel primo va, per forza di cose, scemando, visto che ormai siamo abituati allo stile narrativo e visivo del franchise; inoltre l’escamotage del cibo-animale sembra non essere stato sfruttato al culmine delle sue potenzialità, visto che infine si chiude sotto una patina buonista che esclude totalmente la critica, presente invece nel primo film, alle malsane abitudini alimentari del terzo millennio. Certo un velo di critica non è comunque assente, ma si riversa su un altro aspetto trattato nel film: quello delle grandi compagnie tecnologiche e dei falsi miti che spesso esse costruiscono. In generale, Piovono Polpette 2 risulta meno forte del precedente, ma rimane uno spettacolo assolutamente divertente da guardare in famiglia, suggestivo e delizioso dal punto di vista grafico-tecnico.