Gentlemen Prefer Blogs – È un Picasso ma ci piace: Cumberbatch e Mikkelsen

0
Riesco a sentirle, ora, con le mie orecchie. Le sento, urla di furore e di odio profondo, che a Sparta in confronto stavano zitti. Sono rivolte verso di me dalla foltissima schiera di donne, di ogni età, il cui ormone è stato sacrificato sull’altare di Mads Mikkelsen o di Benedict Cumberbatch. Placatevi, o furie: Il titolo del blog può far pensare che io stia offendendo i vostri beniamini e voglia argomentare in loro sfavore ma, vi assicuro, non è così: io sono dalla vostra parte. Perciò deponete le armi ed ascoltatemi: voglio soltanto cercare di capire con voi per quale motivo due uomini dai tratti così particolari (come sono delicata nello scegliere le parole) facciano strage di femmine che nemmeno George quando ti suona a casa col bottiglione in mano.
Ma andiamo con ordine. Mettiamo caso che ci piaccia tanto il cioccolato ma ci faccia male alla pancia, procurandoci dolori insopportabili: se entrassimo in una pasticceria e vedessimo un soufflè croccante, grondante di cioccolato bollente all’interno, molto probabilmente lo faremmo sparire nel nostro esofago, noncuranti dei dolori che ci procurerà. Funziona così anche con questi nuovi sex symbol: insomma, una cosa può essere profondamente sbagliata, ma non è detto che non sia bòna. Io, comunque, sono convinta che non sia tanto la faccia ammucchiata dei nostri due beniamini ad attrarre, di per sé, l’ormone della femmina; credo sia piuttosto qualcosa di profondamente sbagliato nei personaggi che hanno interpretato a suscitare, in concomitanza con la faccia, quella spinta irrefrenabile allo scambio di umori che tutte conosciamo.

Partiamo da Cumberbatch. Ponendo come postulato che il Maschio Britannico sta, a prescindere, una spanna avanti a tutti gli altri maschi, come la barra grigia di youtube con la connessione veloce, rimane un fatto: se apriamo i file segreti dell’area 51 troveremo alieni che sembrano più umani di Cumberbatch. Mettiamoci pure che il suo essere rossiccio di pelo slava ulteriormente il suo volto; eppure oplà, ecco il miracolo: fategli una tinta nera, una permanente, mettetegli un bel cappotto e una sciarpa blu, ma soprattutto fatelo essere un sociopatico iperattivo e vedrete ormoni scoppiettanti riempire l’etere come fuochi d’artificio (che poi, giusto per inciso, io sono tutta di Moriarty, ma di questo ne parliamo un’altra volta). Ma il colpo di grazia, la panna grassa sul nostro soufflè al cioccolato, è la voce di quest’uomo. Immaginate un aspirapolvere immenso, alto metri e metri, incredibilmente potente; se ci mettiamo davanti a questo aspirapolvere e lo accendiamo, cosa accadrà? Esatto, ci risucchierà via tutti i vestiti da dosso. Questo è più o meno quello che fa la voce di Cumberbatch. E dopo che il fattaccio è avvenuto, quando siamo irrevocabilmente ammaliate da lui dopo aver visto pure Star Trek, ecco che lo rivediamo: rivediamo Espiazione, col senno di poi, e il disgustoso personaggio che lui interpreta in quel film non può essere in alcun modo perdonato. Eppure qualcosa, ora, ci spinge a guardarlo con gli occhi del desiderio. Ecco cosa c’è di sbagliato in Cumberbatch, altro che la faccia. Cattivone.

Con queste premesse, avrete già capito quale sarà la mia argomentazione su Mads Mikkelsen, quindi è inutile dilungarsi troppo. La patria di questo attore è (non a caso, oserei dire) quella di una rinomatissima bistecca, ovvero la Danimarca. Stessa patria di un altro Manzo, Viggo Mortensen: a quanto pare, in quelle terre, amano dare a tutti i cognomi la stessa desinenza e spiaccicare con le mani la faccia dei loro figli da piccoli, in modo che escano fuori gli zigomi e il labbruccio. Mads non ha mai interpretato ruoli per così dire edificanti, ma con Hannibal Lecter dà il meglio di sé. Si mangia la gente, quell’uomo si mangia la gente. E non solo: compie una serie di atti orribili collaterali, tra cui il tradimento ignominioso e brutale del suo migliore amico. Per non parlare di quando diventa cervo a primavera con gli occhi di brace, che fa paurissima. Ma il vero modo subdolo in cui ci spiattella in faccia la sua sexy cattiveria è cucinando: sappiamo benissimo che quella che cucina è carne umana, ma è talmente bravo a preparare manicaretti che non si può evitare di essere quanto meno ammirati. Conosco parecchie persone che accetterebbero a mani basse un invito a cena da Mads, a patto di non finire dentro al piatto vicino alla cicoria.

E allora vedete che le facce sono proprio l’ultimo dei problemi. Quest’uomo cucina le persone e, nonostante ciò, ha cotto a bagnomaria il 90% delle spettatrici. Altro che Picasso, gente, qui i problemi sono ben più radicati e siamo noi donne ad averne. Facciamocene una ragione.

Share.

About Author

Leave A Reply