Colpa delle Stelle: La Recensione

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Un adattamento che conquisterà gli amanti del libro.

“Mi sono innamorata di lui come quando ci si addormenta, piano piano e poi profondamente”. Così come la voce narrante del film perde la testa per August, nella stessa maniera ci si ritrova coinvolti in Colpa delle Stelle: all’improvviso e senza quasi accorgersene. Bombardati da amori turbolenti tra adolescenti e storie strappalacrime incentrate sul cancro, a volte risulta fin troppo facile rimanere immuni alla commozione di fronte a film che racchiudono entrambi questi fattori, ma a fare la differenza in questo caso non è tanto il soggetto, quanto il modo in cui viene raccontato. Dopo Stuck in Love, Josh Boone confeziona un altro teen drama adattando per il grande schermo l’omonimo best seller statunitense scritto da John Green, mettendo in scena la relazione tra due giovani, “un per sempre in un numero finito di giorni” a causa dei tumori dai quali sono affetti Hazel (Shailene Woodley) e August (Ansel Elgort). Boone però non ci offre una cupa visione della loro condizione, ma anzi riflette la concezione del mondo dei due protagonisti, sarcastica, disincantata, ma non per questo segnata dalla rassegnazione, instaurando un legame di empatia più che di compassione e pena tra i personaggi e il pubblico che, in alcuni momenti, si dimentica della malattia che li affligge.

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