The Mick: la recensione della nuova serie con Kaitlin Olson

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Ancora un’altra sit-com su una famiglia irriverente per la FOX, che ha trasmesso il primo dell’anno e l’altro ieri i primi due episodi di The Mick. La serie vede Kaitlin Olson nei panni di Mackenzie, detta “Mickey”, una donna alcolizzata, drogata e senza soldi che si ritrova inaspettatamente a doversi prendere cura dei tre figli della sorella, costretta a fuggire dal Paese insieme al marito milionario a seguito di un’accusa di frode. Aiutata dalla domestica Alba (Carla Jimenez), Mickey dovrà gestire suo malgrado Sabrina (Sofia Black-D’Elia), una diciassettenne che non si lascia mettere i piedi in testa, il viziato Chip (Thomas Barbusca), che crede di poter risolvere ogni problema facendo causa a qualcuno, e Ben (Jack Stanton), il più piccolo e il più simpatico della famiglia.

Per il tipo di umorismo  rude e per la somiglianza del ruolo della Olson con il personaggio di Sweet Dee, la sit-com ricorda un’altra celebre serie, It’s Always Sunny In Philadelphia, non a caso prodotta dai fratelli John e Dave Chernin, i creatori di The Mick.  A quest’ultima, però, manca quel qualcosa in più, quella verve comica e quella scrittura sfacciata, ma funzionale al prodotto, che ha contribuito al successo della prima. La sfrontatezza di The Mick, invece, sembra più indirizzata alla provocazione fine a se stessa, ad un intrattenimento sopra le righe, divertente, ma che lascia il tempo che trova.

A sorreggere gli episodi, è il talento comico della Olson, che riesce sempre a strappare qualche risata, ma le sue doti di attrice non bastano a sollevare sopra la sufficienza la sit-com. Quella di The Mick non è la prima famiglia della televisione composta da elementi bizzarri e guidata da persone decisamente non responsabili. Non sarà la peggiore, ma non rientra neanche la tra le migliori.

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