Proprio Lui?: la recensione del film con James Franco e Bryan Cranston

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Ti Presento i Miei, Indovina chi Viene a Cena, Non Sposate le mie figlie, Quel Mostro di Suocera, Il Padre della Sposa: sono numerosi gli esempi di pellicole che hanno giocato sul rapporto conflittuale tra la famiglia del protagonista e il/la suo/a partner. Proprio Lui? porta all’esasperazione questa ostilità, trasformandola in un un – ben poco- divertente scontro intergenerazionale tra Ned Flemming (Bryan Cranston), un padre che ha fatto fortuna aprendo una tipografia, e il fidanzato della figlia, Laird Mayhew (James Franco), un milionario arricchitosi ideando videogiochi, che a casa non ha neanche un piccolo pezzo di carta. Dopo aver accidentalmente scoperto dell’esistenza di Laird, i Flemming, viaggeranno fino in California per passare le vacanze natalizie nell’eccentrica villa del trentenne,  scontrandosi con un mondo completamente diverso e facendo venire a galla le ambizioni, i desideri e i segreti dei membri della famiglia.

Diretto da John Hamburg, non a caso tra gli sceneggiatori di Ti Presento i Miei, il film è esattamente come il personaggio interpretato da James Franco: assurdo, scurrile, esagerato e senza filtri. Se per Cranston Proprio Lui? segna una deviazione di rotta dai suoi ultimi ruoli e un – infelice – ritorno alla commedia, la partecipazione di Franco non stupisce, data l’eclettica scelta dell’attore che da sempre ha alternato pellicole più impegnative ad eccessive commedie, dimostrando la sua predilezione per bizzarri personaggi sopra le righe. Se The Interview e This is The End erano delle montagne russe, sgangherate, ma divertenti, appariscenti e volgari, ma veloci nel ritmo e imprevedibili, in questo caso le battute sono scontate e gli intuibili sviluppi seguono il copione della tipica commedia americana di serie B.

Non sono neanche le parolacce o le oscenità il vero problema del film. Il recente Sausage Party ha dimostrato che si può essere profani e volgari con intelligenza, ma la sceneggiatura di Proprio Lui? non lo rende possibile, imprigionando Cranston e Franco in due ruoli stereotipati agli antipodi. Il film insiste per tutta la durata sullo stesso concetto di base, riducendo il numero di sketch davvero divertenti e affidando le battute più spiritose ai personaggi secondari.

Volendo spezzare una lancia a favore del film, potremmo dire che Proprio Lui? rispecchia Laird anche nel suo principale pregio: l’onestà. Infatti, la pellicola, sin dalla sua campagna promozionale, si è da subito mostrata per quello che è, e non deluderà chi, andando al cinema, si aspetterà una leggera pellicola dall’umorismo demenziale, volutamente volgare.

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