Inferno: la recensione del film con Tom Hanks

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Nella vorticosa sfida della risoluzione dei misteri il Robert Langdon nato dalla penna di Dan Brown si è scontrato ancora una volta con il cinema di Ron Howard dopo Il Codice Da Vinci Angeli e Demoni. Ma questa volta, più delle due precedenti, oltre all’ombra sempre minacciosa della trasposizione cinematografica incombeva sul progetto anche quella della trattazione di una delle personalità letterarie più iconiche di ogni tempo: Dante Alighieri. In questo nuovo capitolo, infatti, l’ormai celebre professore di Cambridge si trova a seguire proprio le orme del Sommo Poeta per cercare di sventare un’epidemia che ridurrà drasticamente la percentuale di popolazione sulla terra. Nel romanzo questa corsa contro il tempo è fortemente segnata dalla presenza dei versi del fiorentino, difficili da tramutare in immagine ma che inaspettatamente nel ritmo segnato dal regista riescono ad innescare suggestioni visive funzionanti.

Quello che infatti poteva essere un limite in questo adattamento diventa invece una forza per evitare alcuni difetti presenti nelle due pellicole precedenti. Tante simbologie che rischiavano di essere prolisse ai fini della narrazione sono state tramutate in visioni dal retrogusto horror e qualsiasi risoluzione dell’intreccio è stata affidata esclusivamente all’azione di Tom Hanks e Felicity Jones e ad un racconto serrato che sa intrattenere lo spettatore. Merito forse anche della struttura stessa della città di Firenze che grazie ai suoi vicoli ed alle sua alture si è prestata bene ad essere lo scenario di un thriller molto meglio di quanto aveva saputo fare la Roma di Angeli e Demoni. O forse a tenere incollato chi guarda allo schermo è anche l’attualità etica che si nasconde dietro ai soliti, ed a volte sterili, rompicapo dello scrittore americano (interessante la provocazione del genocidio come soluzione finale per evitare l’estinsione del genere umano). Sta di fatto che questo Inferno, seppur non certo pefetto, riesce pienamente nell’obbiettivo di un buon entertainment calibrato e stimolante.

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