Venezia70 – Cozze e Gongole: I Premi Speciali by Vertigo24

0

Il festival giunge al termine e l’olezzo di premi si fa soffocante: sta per aprirsi la caccia alla Volpi e noi tutti ci auguriamo non la spuntino i cani. Personalmente, nei miei momenti seri extra-blog, mi sono occupata di recensire i fuori concorso, quindi ho visto ben pochi film in competizione. Così oggi ho ricoperto di domande i miei colleghi che hanno seguito tutti i film in concorso per avere dei pronostici. Abbiamo dunque deciso, di comune accordo, di stilare una lista di riconoscimenti per le peggiori brutture del festival. Vi presento, facendo le veci di tutta la redazione, i Premi Cozze e Gondole di Vertigo24. Due precisazioni, prima di iniziare: come nella vera cerimonia, abbiamo considerato solo i titoli in concorso; inoltre, quando troverete parti di testo in corsivo e tra virgolette, sappiate che sono citazioni letterali dei miei colleghi, troppo esilaranti per essere rielaborate. E ora, che la bruttura abbia inizio.

Premio Accalappiacani femminile (peggior attrice): Livia Rossi, per L’Intrepido di Gianni Amelio. “Corinna Negri di Boris in confronto è Jessica Chastain”.

Premio Accalappiacani maschile (peggior attore): Jesse Eisenberg per Night Moves. Questo l’ho visto personalmente e devo fare i complimenti a Jesse, per essere riuscito a mantenere la stessa poker face per tutta la durata del film. Pure sul red carpet. Un uomo di granito. Premio ‘na punta di prezzemolo: James Franco, presente al Lido come regista per un film, come attore per un altro film tratto da un SUO libro, e di nuovo come regista per un corto. Strano che non abbia pure fatto da gondoliere a P.zza S. Marco.

Premio Regia Mano nei Capelli: Tracks di John Curran. Non ho avuto il piacere di vedere questo film, ma mi dicono consista nel viaggio di una tipa attraverso il deserto australiano. La regia è la più piatta della storia del cinema e l’unico momento di tensione si verifica quando lei si perde la bussola, ma tanto dopo 10 secondi l’ha ritrovata. Non vedo l’ora di andarlo a vedere.

Premio Grande Stallone (peggior montaggio): La moglie del poliziotto di Philip Groning. Polpettone tedesco di 179 minuti, diviso (reggetevi forte!) in 59 capitoli. La struttura dell’intero film rispetta il seguente schema: schermo nero, scritta “Capitolo 1”, inquadrature di foresta o altre amenità, qualche cambio di fuoco, di nuovo schermo nero, scritta “Fine Capitolo 1”. Così, fino al 59. I miei colleghi hanno fatto un calcolo: hanno visto circa 21 capitoli l’ora.

Premio Canile (peggior cast): ed ecco il secondo premio per L’intrepido, dopo il già prestigioso Accalappiacani Femminile. Se si eccettua Albanese, pare che il resto del cast induca al suicidio violento. “Se vince L’intrepido torno a Roma in gondola”. International Drunk Photography Award (peggior fotografia): nonostante la lotta serrata tra vari titoli, alla fine l’ha spuntata di nuovo Night Moves. In effetti, forse persino io avrei fatto un lavoro migliore, e si sa che il mio talento per la fotografia è pari a quello di Monica Bellucci per la recitazione.

Premio Twilight alla peggior sceneggiatura: di nuovo Tracks. “Quel film è scritto con le unghie dei piedi”. Premio Conato alla scena più trash: in Under The Skin, il personaggio di Scarlett Johansson non è consapevole di avere una vagina. Quando lo scopre, inizia da parte sua una sconvolta e attenta osservazione dell’organo, sotto alla luce di una torcia. Di certo una postmoderna rivisitazione del platonico mito della caverna.

Premio Prolasso dei testicoli: Stray Dogs, di Tsai Ming Liang. Ero fuori dalla sala e vedevo gente fuggire. Pare sia meglio del Lexotan. Tra le scene da prolasso, ricordiamo i circa due minuti di un tizio che fa pipì in primo piano, e almeno 3 minuti di un altro che mangia pollo. Questo film si porta a casa, a grande richiesta, anche il Premio Barbera Masochista. Domani scopriremo quali sono i veri premi, ma certamente saranno meno divertenti dei nostri.

Share.

About Author

Leave A Reply